Smart working



Il lavoro agile come modello innovativo di gestione delle risorse

Cosa succederà alla fine del periodo emergenziale?
Le imprese si sono dovute “adattare” a un modo di lavorare completamente diverso da quello tradizionale ma finito il tempo dell’emergenza sanitaria sarà il momento di avere una vision di lungo periodo consapevoli che i vantaggi che il lavoro agile porta nella organizzazione aziendale consentiranno di vincere le sfide del mercato globale dei prossimi anni.

In tal senso va letto anche l’art. 1 comma 1051 della Legge di Bilancio 2021 (Legge n. 178/2020) che prevede un credito d’imposta del 15% per gli investimenti in beni strumentali, sia materiali sia immateriali, destinati all'organizzazione dello smart working.

Per implementare un modello vincente di lavoro agile in azienda c’è bisogno di competenze eterogenee e complementari: competenze giuridiche (lavoristiche, contributivo-assicurative, anti-infortunistiche), competenze culturali di c.d. benchmark (studio delle prassi vincenti italiane ed europee), competenze formative (formazione sulla nuova modalità organizzative e in materia di sicurezza sul lavoro).

FARO ha procedimentalizzato i CINQUE passi da compiere per arrivare alla progettazione di un modello “personalizzato” di lavoro agile.

1) Analisi della realtà aziendale.
La prima fase è il punto di partenza per la progettazione di un piano di lavoro agile che voglia produrre davvero un modello “fatto su misura per ciascuna specifica impresa. Verranno svolte diverse attività di indagine: verifica delle modalità di lavoro e dei processi produttivi e decisionali, verifica della strumentazione tecnologica, analisi della cultura lavorativa all'interno dei gruppi, analisi delle caratteristiche immobiliari e del layout degli uffici (il tutto ovviamente con un occhio al sistema di “lavoro remotizzato” utilizzato nella fase emergenziale).

2) Definizione degli obiettivi e progettazione del modello. Si ipotizza un piano di lavoro agile per l’azienda: il progetto aziendale “personalizzato” sarà proposto in modo che le richieste del datore di lavoro siano conformi alla disciplina normativa ed alla prassi amministrativa.

3) Redazione del Regolamento aziendale di lavoro agile e del modello di accordo individuale, dei modelli di reportistica e di comunicazioni interne al team. La fase fondamentale: si redige un regolamento aziendale in cui vengono indicate le regole di funzionamento del lavoro agile in azienda. Così redatto il regolamento aziendale, si creano il modello di accordo individuale da sottoscrivere con i lavoratori nonché le c.d. FAQ ed i modelli di reportistica necessari per il corretto funzionamento della modalità di lavoro agile.

4) Comunicazione del piano di lavoro agile ai dipendenti. La quarta fase è finalizzata a progettare una comunicazione assolutamente chiara del modello aziendale di lavoro agile quale strumento in grado di garantire un miglioramento del work-life balance dei lavoratori e nello stesso tempo uno strumento di engagement tale da innalzare sensibilmente il livello di produttività aziendale. Lo “smart working day” è un vero e proprio giorno di festa per l’azienda che “posiziona” la sua organizzazione tra quelle leader del settore di riferimento con l’ideazione di una innovazione gestionale che avrà un grande impatto sulla felicità dei singoli (happyness at work), sul benessere organizzativo e quindi sulla competitività aziendale. E’ importante altresì dare puntuale riscontro ai quesiti sullo svolgimento quotidiano del rapporto di lavoro in modalità agile: infatti, dopo la presentazione del modello e la soluzione dei quesiti posti, ciascun dipendente avrà modo di presentare la propria istanza in accoglimento della quale andrà a sottoscrivere l’accordo individuale con l’impresa datrice.

5) Aggiornamento DVR e informazione ai dipendenti sulle prescrizioni in materia di sicurezza sul lavoro e tutela contro gli infortuni. Questa fase è diretta a mettere in legalità l’azienda rispetto alle norme di sicurezza da rispettare nell’esecuzione della prestazione di lavoro “da remoto”: aggiornamento DVR, informativa scritta e sessione informativa con i lavoratori.

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